Dr. Matthijs Jonker

Studiando contemporaneamente Filosofia e Storia dell’arte all’Università di Amsterdam (UvA) – e dopo all’Università di Pisa – ho scoperto presto i vantaggi di analizzare manufatti, testi e fenomeni culturali da varie prospettive. Per questo motivo ho adottato, sia nella mia ricerca che nel mio insegnamento, metodi interdisciplinari. Da 2007-2018 ho insegnato in corsi di storia della filosofia, storia e filosofia della scienza, e teoria dell’arte dell’età moderna in vari dipartimenti dell’UvA.

Nelle mie ricerche, sia per la mia tesi di laurea (in Filosofia e in Scienze Culturali) sia per la mia tesi dottorale, ho sviluppato una struttura concettuale, basata su teorie della pratica della filosofia e della sociologia, per analizzare fenomeni storico-culturali. Questa struttura utilizza la “pratica” come concetto fondamentale per analizzare gli svariati significati delle opere d’arte, delle persone, e delle istituzioni, e anche i vari tipi di potere nella cultura. Ho applicato questa struttura nelle mie ricerche sui presupposti filosofici in alcuni dibatti storiografici – cioè dibatti sull’iconologia e sul Rembrandt Research Project – e anche in ricerca sui vari significati e funzioni di opere d’arte, edifici e istituzioni culturali in Italia nell’epoca moderna.

Nel 2018 ho ricevuto il Premio Ted Meijer dal KNIR per la mia tesi dottorale “The Academization of Art: A Practice Approach to the Early Histories of the Accademia del Disegno and the Accademia di San Luca” (2017, UvA). Grazie a questo, ho potuto cominciare il mio progetto attuale su produzione e circolazione transculturale e transatlantica della conoscenza nell’epoca moderna, e sulla funzione delle immagini in questa produzione e circolazione. Ho sviluppato questo progetto come Postdoc Fellow alle Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la Storia dell’Arte (BHMPI) a Roma nel 2019, e da Gennaio 2020, come Direttore degli Studi di Storia dell’Arte al KNIR. Come parte di questo progetto sono un accademico affiliato nel gruppo “Visualizing Science in Media Revolutions” di Dr. Fransen alla BHMPI (https://www.biblhertz.it/en/research-groups/visualizing-science) e collaboro con L’Instituto de Docencia e Investigación Etnológica de Zacatecas (IDIEZ) nel Messico (http://idiezmacehualli.org/index.html).

Contributi amerindiani alla storia naturale e medicina europea (progetto attuale)

Questo progetto riguarda la ricerca interdisciplinare sulla produzione e circolazione transculturale e transatlantica della conoscenza nell’epoca moderna. Da un lato il mio progetto è uno studio storico-culturale, in cui le pratiche di conoscenza italiane, spagnole e messicane vengono ricostruite e comparate. Il “case study” principale di questa parte della ricerca è il Tesoro messicano, pubblicato dall’Accademia dei Lincei nel 1651. Lo studio di questo libro si inserisce nel contesto delle pratiche medicinali ai due estremi dell’Atlantico. Dall’altra parte il mio scopo è di sviluppare i recenti approcci globali dell’arte e della scienza dell’età moderna, attraverso una combinazione della mia concentrazione sulle pratiche e la critica postcoloniale, anche attraverso l’analisi di immagini scientifiche prodotte da artisti indigeni.

Il Tesoro messicano è un “case study” rilevante per l’aspetto storico-culturale del progetto perché è il prodotto di pratiche di conoscenza amerindiane, spagnole e italiane. L’importanza di questa pubblicazione per la storia della scienza consiste nell’uso del materiale raccolto in Messico, da artisti e scienziate indigeni. Finora il Tesoro messicano è stato studiato solamente da una prospettiva europea. Per questo il mio progetto si concentra sui contributi degli artisti e degli scienziati indigeni nella produzione di questo libro. La domanda principale della parte storico-culturale tratta dei contatti tra scienziati ed artisti europei e amerindiani: Come veniva trasformata, espropriata e tradotta la conoscenza indigena nel Tesoro messicano, così che gli scienziati europei potessero capirla e utilizzarla?

Tesi dottorale: The Academization of Art: A Practice Approach to the Early Histories of the Accademia del Disegno and the Accademia di San Luca (2011-2017)

La mia tesi dottorale presenta una interpretazione approfondita delle due prime accademie delle belle arti in Italia, l’Accademia del Disegno a Firenze (1563) e l’Accademia di San Luca a Roma (1593). Guardo a queste istituzioni come un incrocio di pratiche religiose, di corporazione, pedagogiche e di patronato. In questo modo propongo un’immagine più complessa di queste accademie nei primi decenni delle loro vite. Con questo approccio metto a punto le precedenti interpretazioni, che hanno fornito un’impressione delle accademie piuttosto ridotta, focalizzata per esempio solamente sulla loro attività didattica. Il mio focus sulle “pratiche culturali” costituisce un’applicazione di idee da teorie della pratica su un oggetto di ricerca storico-culturale. Lo sviluppo di teorie della pratica, specialmente quelle di Bourdieu, Foucault e Schatzki, è stato il secondo scopo di questo studio, oltre a quello di capire meglio le attività dell’Accademia del Disegno e dell’Accademia di San Luca nei loro primi anni di attività. Inoltre, al fine di ricostruire e comparare le pratiche accennate, mostro in quale modo queste pratiche convergessero e divergessero da altre dentro e fuori queste istituzioni, e come fossero relazionate a diversi tipi di potere.

Ho insegnato in corsi di storia dell’arte e della cultura, storia della filosofia, storia e filosofia della scienza, ermeneutica, teoria critica e teoria della pratica. Ho insegnato in inglese e olandese e per gruppi mono- e multidisciplinari.

Al KNIR insegno in corsi sulla relazione di arte e scienza nell’epoca moderna – sia in Europa che in Mesoamerica – e sulla storia dell’arte sociale.

Matthijs Jonker è il KNIR-tutor di:

Selection. See also Academia.edu.

Monograph

The Academization of Art: A Practice Approach to the Early Histories of the Accademia del Disegno and the Accademia di San Luca (Rome: KNIR Papers Series 70, Quasar, 2022).

Articles

“Producing Knowledge in Early Modern Rome: Concepts and Practices of Disegno in the Accademia di San Luca and the Accademia dei Lincei.” Journal for the History of Knowledge 2, no. 1 (2021): 3, pp. 1–15. DOI: https://doi.org/10.5334/jhk.8.

“The Accademia dei Lincei’s network and practices in the publication of the Tesoro messicano,” Incontri, 34.1 (2019), 19-35. DOI: https://doi.org/10.18352/incontri.10283.

“Practices and Art Historical Meaning: The Multiple Meanings of Guido Reni’s Abduction of Helen in Its Early Years,” Incontri, 25.2 (2010), 149-162.

“Meaning in Art History: A Philosophical Analysis of the Iconological Debate and the Rembrandt Research Project,” De Zeventiende Eeuw, 24.2 (2008), 146-161.

Book chapters

“The Manifold Activities of the Accademia di San Luca,” J. Blanc and M. Osnabrugge (eds.), Roma 1629, Pensieri ad arte series, Rome: Artemide (2020), 107-125.

“The Cappella di San Luca: A Crossing Point of Religious and Professional Activities of Artists in Pre-modern Florence,” A. Tacke, B. U. Münch, & W. Augustyn (eds.), Material Culture: Präsenz und Sichtbarkeit von Künstlern, Zünften und Bruderschaften in der Vormoderne / Presence and Visibility of Artists, Guilds, Brotherhoods in the Premodern Era, Petersberg: Michael Imhof Verlag (2017), 280-299.

Reviews

“Review of ‘Descendants of Aztec Pictography: The Cultural Encyclopedias of Sixteenth-Century Mexico’,” in History of Humanities, 7.1 (2022), 107-109.  (https://www.journals.uchicago.edu/doi/10.1086/718542)

“Review of Henrietta McBurney; Paula Findlen; Caterina Napoleone; Ian Rolfe (Editors). Birds, Other Animals and Natural Curiosities (The Paper Museum of Cassiano dal Pozzo Series B: Natural History – Parts IV/V.) 2 vols., London: Brepols, 2017,” Isis 110.4, (2019), 825-827.